sabato 5 giugno 2010

AUTORI E RIFLESSIONI


"Chi ama il cinema, chi crede ancora che il cinema possa raccontare la complessità del mondo e della vita, deve fare quello che può per salvaguardare i suoi autori più originali, gli iconoclasti, quelli che ci spingono a riflettere e non a subire" dice Marco Albanese in un bel post sotto. Ecco, noi di Ciak crediamo che uno di questi sia certamente Haneke e per questo abbiamo allegato con questo numero in edicola il suo capolavoro Il nastro bianco. Che ne pensate? Vi è piaciuto? E quali sono i film che negli ultimi anni vi hanno spinto a "riflettere e non a subire"?

23 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di Haneke, a Parigi ho comprato un cofanetto con i suoi primi tre film: Il settimo continente, Benny's video, 71 frammenti di una cronologia del caso, una trilogia agghicciante che è stata il seme da cui sono germogliati i capolavori futuri da Funny games a Il nastro bianco, passando per Storie. Haneke è uno degli autori europei di punta che tutti dovrebbero conoscere. L'iniziativa di ciak è meritevole, e spero che almeno qualcuno che per "caso" si ritrovi tra le mani il dvd di questo film bergmaniano tra le mani possa rimaner folgorato dalla sua sottile forza e riscopra tutti i suoi film...

Jacopo Landi ha detto...

Di Haneke Funny games (qll originale).
I film di Clint Eastwood, l'ultimo Scorsese di Shutter island, Nolan, Cronenberg, lo Spielberg di duel....David Fincher....ce ne sono tanti...in molti fanno riflettere...poche sn le gemme.

Andromaca ha detto...

"Into the Wild", "Shutter Island", "Million Dollar Baby", "La prima cosa bella", "My Son, My Son, What Have Ye Done", "The Road", "Il cuorioso caso di Benjamin Button", solo per citarne alcuni.

Anonimo ha detto...

"Se mi lasci ti cancello" -o meglio "Eternal Sunshine of the Spotless Mind"
"Across the universe"
"Gran Torino"
"Hiroshima mon amour"
"Precious"
"The Hours"
io penso siano quei film che in parte ti rappresentano, raccontano un pezzettino di te, che toccano corde particolari...
Sara

Anonimo ha detto...

Recenti visioni non subite di colui che ha scatenato la tenzone...:
CANINE di Yorgos Lanthimos;
THE BUBBLE di Eythan Fox;
OR MON TRESOR di Keren Yedaya;
DONNE MOI LA MAIN di Pascal-Alex Vincent
ELEVE LIBRE di Joachim Lafosse;
J'AI TUE MA MERE di Xavier Dolan
DREAM di Kim Ki-Duk
ACHILLE E LA TARTARUGA di Takeshi Kitano

Tutti invisibili in Italia...of course!

Anonimo ha detto...

Scusa ma se sono invisibili in Italia dove li hai visti? Ai Festival? Sara e tu PRecious dove lo hai beccato?
KAtua

Anonimo ha detto...

Cinema francesi...

Anonimo ha detto...

...e dvd acquistati a Parigi

Anonimo ha detto...

logicamente in rete, visto che qui in Italia non è stato distribuito.... e meno male che ci sono queste vie alternative.
Sara

Anonimo ha detto...

Io su consiglio di questo numero di Ciak ho preso su Amazon Disgrace con Malkovich tratto da Vergogna di Coetzee...lo consiglio..non male e mai arrivato qui!!
Paolo83

Anonimo ha detto...

Allora la pirateria in fondo serve a qualcosa....ci sono pirati cinefili che navigano i mari per trovare gemme perdute...lo vogliamo dire questo???
Katua

Anonimo ha detto...

diciamo che c'è chi la usa non per rubare, ma per vedere ciò che qui ci è stato negato... ma che abbiamo tutto il diritto di vedere!
Sara

Jacopo Landi ha detto...

Diciamo che in linea teorica è pur sempre sbagliato.
Rubare è sbagliato...però sfido chiunque a giudicare nello stesso modo un uomo che ruba al mercato per sfamare la famiglia in Africa e uno che invece ruba per comprarsi la ferrari.
Qui è la stessa cosa: si fa per non subire una limitazione alla cultura e al conoscere imposta dai piani alti e dall'ignoranza della nostra gente...

Andromaca ha detto...

Io non scarico ma in fin dei conti, se questi film non si trovano negli scaffali delle nostre videoteche... Cos'è che viene rubato?

Anonimo ha detto...

Che ne dite se almeno su questo blog si mette da parte il discorso della pirateria? Ci sono infiniti modi per vedere un film...ma penso che tutti noi vogliamo...pretendiamo di vederlo su grande schermo pagando un biglietto aspettando che poi esca in versione home video...questa dovrebbe essere la nostra battaglia che ne dite?

Anonimo ha detto...

Logico che tutti vogliamo vedere i film al cinema, qui mi pare certo che tutti adoriamo andare al cinema... si stava dicendo solo che purtroppo ci sono volte in cui ci è negato vedere un film al cinema, sempre secondo strane leggi di mercato che premiano la quantità di incassi rispetto alla qualità del prodotto.
comunque hai ragione, basta, anche perchè non mi sembra nemmeno il post adatto.
Sara

Anonimo ha detto...

Sicuramente BROKEBACK MOUNTAIN , sono rimasta in subbuglio una settimana, ma anche INTO THE WILD,GRAN TORINO, LA PROMESSA DELL' ASSASSINO.

Anonimo ha detto...

Uno appena visto? STELLET LICHT di Carlos Reygadas, dopo il mediocre BATTAGLIA NEL CIELO s'è riscattato con questo film "mai" uscito nei cinema italiani tre anni fa...

Anonimo ha detto...

Questo post nasce da una mia riflessione: vediamo di stare al gioco...
Direi il cinema rumeno innanzitutto: i tre film bellissimi visti a Cannes ed i precedenti 4 mesi, 3 settimane 2 giorni, La morte del Sig. Lazarescu, Police Adjectiv... una vera e propria new wave.
E il cinema coreano: non solo i noti Park Chan wook e Kim Ki Duk, ma soprattutto Hong Sang Soo e Bong Joon Ho, praticamente inedito in Italia: Memories of murder e Mother sono due capolavori.
Ed ancora Kiarostami, Panahi, Folman.
E poi i grandi registi europei: Almodovar, Amenabar, Von Trier, Haneke, i francesi Assayas, Audiard, Ozon, Desplechin, Kechiche, Gondry ed ancora gli inglesi Nolan, Leigh, Loach e Frears.
I messicani Cuaron, Inarritu, Reygadas e Del Toro.
Jia Zhang Ke, che sembra rimasto l'unico cinese non compromesso col regime e ancora Johnnie To, Ang Lee, Wong Kar Wai, Jane Campion, Hou Hsiao Hsien, Edward Yang.
Gli italiani che resistono: Bellocchio su tutti e poi Garrone, Sorrentino, Moretti, Diritti ed i più leggeri Luchetti e Virzì, Michele Placido: diamogli fiducia!
Gli americani poi sono troppi: Michael Mann, Eastwood, Lynch, Malick, i Coen, Wes e Paul Thomas Anderson, Spike Lee, Van Sant, Tarantino, Fincher.
E vogliamo dimenticare David Cronenberg?
Un saluto a tutti e grazie al direttore per aver ripreso le mie parole.
Marco Albanese
Stanze di Cinema

Anonimo ha detto...

Allora continuiamo il gioco e vi chiedo la vostra opinione: il corto di Sean Penn in 11/09/01 con Ernest Borgnine..secondo me è folgorante..un angolo di cinema bellissimo e doloroso...che ne dite? lo avete visto?
Katua

Anonimo ha detto...

Io rispondo con un altro frammento:
Lezioni di Vero di Martin Scorsese in New York Stories.
Tra le cose migliori del maestro...

Marco Albanese
Stanze di Cinema

Anonimo ha detto...

Il primo episodio del film THREE TIMES di Hou Hsiao Hsien...anche questo "non" distribuito in Italia cinque anni fà.

Anonimo ha detto...

PERDONA E DIMENTICA - LIFE DURING WARTIME del grande Todd Solondz. Un capolavoro di intelligenza e ironia, un film lirico.