domenica 29 novembre 2009

CARLO VERDONE: Le sue risposte




Quando è venuto in redazione, Carlo Verdone ha letto le vostre domande postate qui sul blog e ne ha scelte due a cui rispondere. Abbiamo deciso di pubblicarle qui e non sulla rivista unicamente perché vogliamo che questo spazio diventi un punto d’incontro tra noi di Ciak e voi lettori, ma anche tra registi e attori e voi. Non è sempre una cosa facile per tempi e richieste di entrambe le parti, ma ci stiamo provando. Ecco di seguito quello che ha risposto Verdone:

1. «A Gregorio Minello che mi chiedeva se la commedia all’italiana è morta, rispondo che sì, forse è morta perchè l'Italia è cambiata. Un tempo si potevano mettere alla berlina i difetti nostrani, il maschilismo, la cialtroneria, Alberto Sordi ne è stato un magnifico esempio. Ma poi sono arrivati i nuovi comici degli anni Settanta, a cui appartengo anch'io: dopo il 1968 la mentalità è cambiata, e quei difetti messi in luce e a volte sottolineati, coccolati, dalla vecchia commedia, venivano invece attaccati perché rappresentavano il passato. I comici poi sono stati solitari, egocentrici, più ossessivamente legati al proprio mondo e non hanno coltivato quel “coro” di personaggi, i caratteristi, che facevano ricco il vecchio cinema e la commedia all'italiana. A quel coro io penso comunque di essere stato sempre attento.
Oggi il cinema non ha più la funzione centrale che aveva un tempo, oggi è la televisione, è il reality a raccontare vezzi e vizi, tutto è più complicato. Noi che facciamo commedia dobbiamo avere maggior attenzione e finezza, più profondità e stare attenti a non cadere nelle
macchiette che oggi sarebbero fuori luogo».


2. «Ringrazio Jacopo per i complimenti di Italians, ma non sono d'accordo con Miri e le critiche a Grande, grosso e Verdone. Perché? Perché penso davvero in quel film di aver messo i miei personaggi più studiati, più riusciti, quelli di maggior composizione. Insomma credo che il professore dalla doppia vita, ma anche il coatto di ritorno, siano caratteri ben più difficili da costruire che non il consueto Verdone italiano all'estero di Italians. E penso che resteranno, che li riscoprirete tra qualche anno. Io però con Grande, grosso e Verdone ho chiuso con i personaggi, ma sono certo di aver fatto un grande lavoro d'attore, importante nella mia evoluzione...».

venerdì 27 novembre 2009

CARLO VERDONE: VISTO DA VICINO





Come forse alcuni di voi già sapranno, Ciak di dicembre (da oggi e domani nelle edicole) è stato diretto da Carlo Verdone che è venuto in redazione e ha scelto argomenti, pezzi e fotografie, raccontandoci anche il suo ultimo film, Io, loro e Lara con Laura Chiatti, nelle sale dal 5 gennaio 2010. Verdone ha passato una giornata con noi in redazione a controllare gli impaginati, ha scelto il Dvd che trovate allegato al numero (I love Radio Rock), ha rivisto, corretto e dato il suo parere su articoli e interviste. Appassionato, infaticabile, ironico, pignolo (e un po' ansioso) come vuole la leggenda, Verdone è animato da un'etica del lavoro e una generosità che andrebbero insegnate in ogni scuola di giornalismo. Nel numero trovate anche i suoi 25 film preferiti, da La dolce vita a Babel, e i suoi 50 dischi del cuore, dai Led Zeppelin a Jimi Hendrix. Insomma, una vera e propria "Verdoneide".

mercoledì 18 novembre 2009

La recensione: GLI ABBRACCI SPEZZATI




Si dice sia il destino dei grandi film: spiazzanti al primo sguardo (come questo dolente Gli abbracci spezzati, che con sin troppa freddezza nega il mito Almodovar) e però, alla fine, destinati a depositarsi nella memoria. Specie se giocano a fondo la carta del mistero e del dubbio, del doppio e delle seconde vite come in questo film che, certamente, s’ispira a Alfred Hitchcock e a La donna che visse due volte. Il regista Mateo Blanco (Lluis Homar) perde tutto per passione e gelosia e, rimasto cieco dopo la morte di Lena (Penelope Cruz), sua attrice e amante, assume l’identità di Harry Caine per scoprire, quattordici anni dopo, che il film girato con lei, Chicas y Maletas, è stato completamente rimontato e massacrato dal produttore. Alla fine sarà lui, non vedente, a ridare nuovo ordine e humour a quelle immagini che, paradosso, sono anche le sole a richiamare il glorioso cinema di Pedro e le sue donne in crisi di nervi. Domina il rispecchiamento tra autore e storia (Almodovar soffre di temporanee cecità) e tanti sono gli omaggi al cinema più amato, in particolare l’allusiva sequenza di Viaggio in Italia in cui gli amanti scrutano i due calchi di Pompei sorpresi dai lapilli in atteggiamento intimo. Amore, morte, sesso, cecità come scelta estrema di chi non VUOL più vedere ed estrema maledizione di chi non PUO’ più vedere. Il cinema fa male e le immagini, secondo questo Pedro crepuscolare, possono essere solo filmate mute e lette con il labiale o dissacrate da un produttore vendicativo all’insaputa del regista che gli ha sottratto l’amore. Il delitto, più che mai imperfetto, è tutto nello sguardo.

giovedì 12 novembre 2009

CARLO VERDONE a CIAK




Troverete dettagli, curiosità e un lungo speciale sul numero di dicembre, ma intanto vi regaliamo un'anteprima della visita che Carlo Verdone ha fatto ieri alla redazione di Ciak per il prossimo numero che sarà diretto in esclusiva dal grande attore e regista romano. Arrivato presto al mattino, Verdone ha iniziato a lavorare assieme ai giornalisti di Ciak sugli impaginati del prossimo numero, selezionando le foto dei suoi film preferiti (tra cui gli scatti in bianco e nero di Signore e signori di Pietro Germi) e discutendo sulle scelte migliori da fare. Ha anche risposto a qualcuna delle domande che gli avete fatto su questo blog. Presto avrete le risposte, già abbiamo detto troppo. Intanto vi lascio con questa chicca a destra: la fotografia di Verdone in redazione a Segrate mentre analizza una delle foto di scena del suo ultimo film, Io, loro e Lara.

martedì 10 novembre 2009

CARLO VERDONE: Direttore di Ciak per un mese


Il numero di dicembre di Ciak sarà un numero molto speciale. Perché? Perché a dirigerlo ci sarà Carlo Verdone che racconterà il suo nuovo film, Io, loro e Lara, in uscita il 5 gennaio 2010, ma anche la sua carriera, i suoi miti, i suoi film preferiti, i suoi dischi e tutte le attrici con cui ha lavorato in trent'anni di regia. Verdone per tutta la giornata di domani sarà in redazione a Ciak e avete la possibilità di fargli una domanda. Scrivete nei commenti la domanda a cui volete risponda: le più interessanti verranno poi pubblicate sul prossimo numero di Ciak.

domenica 8 novembre 2009

Una replica: NEMICO PUBBLICO & NEW MOON




Rispondo agli ultimi commenti pubblicati al post qui sotto: vorrei solo dirvi che siamo al terzo servizio su Nemico Pubblico nell'arco di pochi mesi e che in questo numero, oltre alla recensione, c'è anche un incontro esclusivo con Michael Mann in forma di lezione di cinema. Per quanto riguarda Johnny Depp era in copertina come Cappellaio Matto per Alice nel Paese delle meraviglie di Tim Burton anche ad agosto quando, appunto, abbiamo fatto il secondo servizio su Nemico Pubblico. Scrivo questo perché da direttore sono la prima fan di Johnny (e di Mann) e mi spiace che non si apprezzi quello che facciamo nel corso di tanti mesi...grazie Katua!
Farò del mio meglio per rispondere a tutti i vostri commenti che leggo con grande interesse, anche quando sono critici e lo faccio da sempre. Se non intervengo troppo è perché cerco di tradurre in articoli, interviste, esclusive e Festival tutto ciò che chiedete e esprimete nei vostri scritti. Non credo che un giornalista di cinema debba solo esibirsi in recensioni. Io, per esempio, credo che le cose più importanti che ho fatto quest'anno siano aver portato Meryl Streep a Roma, aver presentato gli inediti di Heath Ledger regista coinvolgendo Terry Gilliam allo stesso Festival, aver lottato per avere il bel film italiano di Giorgio Diritti, L'uomo che verrà, in concorso. Ecco i miei Piaceri Forti, che si tramutano quasi sempre in occasioni speciali e uniche per Ciak...
Grazie a tutti comunque per l'affetto, l'attenzione e pure gli attacchi. Solo un consiglio:le copertine dei giornali sono le vetrine che devono attirare l'attenzione e far vendere (Ciak non è una rivista di cinema sovvenzionata e, a differenza di altre, paga tutti quelli che ci lavorano e scrivono), guardate dentro i giornali perché dentro Ciak trovate e troverete tutto...
Besos da Piera