domenica 6 settembre 2009

CIAK IN MOSTRA: Persecuzioni, Capitalismo e altre storie











1. Tanti tanti film e poco tempo per scriverli. Ieri due film diversissimi tra loro come Persécution di Patrick Chereau e Capitalism, My Love di Michael Moore titolo evocativo benedetto dalla ressa al botteghino. Persécution ha fatto perdere la tesa al mio amico Mereghetti (quattro stelle), a me no. Certo Chereau gira con mano sporca, e abbastanza misteriosa su esseri e cose e luoghi, da risultare affascinante con quella musica che precipita breve su alcune inquadrature senza frastornarci, ma aggiungendo angoscia alle vite perse del film. E, certo, il protagonista Romain Duris è come sempre straordinario (qui di più) e il tema forte: si può essere perseguitati e persecutori per amore e per solitudine, si può essere liberi e selvaggi e tuttavia portare nel cuore la compassione per gli anziani e per i più deboli? Tutto si può, ma: il personaggio di Anglade, lo sconosciuto che irrompe nella vita e nella casa di Duris e finisce per diventare il suo tormentatore e personale filosofo mi provoca fastidio (come del resto tutti i personaggi del film, tranne l’amico matto), Charlotte Gainsbourg recita con quel tremito alla bella bocca che abbiamo già visto mille volte e nella seconda parte si parla (e ci si parla addosso) davvero troppo anche per un film francese.






2. Naturalmente più divertente (ma anche tanto più facile) l’invito alla rivoluzione di Michael Moore, umorista come sempre ma anche un po’ stufo (lo dichiara alla fine) di fare sempre il solito ‘circo’. “Continuerò se anche voi dalla sala vi unirete alla mia lotta” recita la sua voce fuori campo mentre srotola attorno a Wall Street il nastro giallo Crime Scene. Storie di licenziamenti e soprusi, tentativi di spiegare gli astrusi termini di borsa che ci hanno ingannati e seppelliti, film technicolor della bella America del libero mercato e perfino uno strepitoso Gesù di Zeffirelli doppiato come se fosse un spietato broker che spiega le regole della libera iniziativa. Le interviste sono spesso strazianti, la cinepresa di Moore entra nel vivo degli sfratti esecutivi con esproprio della casa di proprietà, ci rivela l’esistenza di società che vivono sul fallimento altrui, industrie che guadagnano con l’assicurazione sulla morte dei dipendenti, meglio se giovani e via dicendo. Si ride, ci si addolora, ci si indigna e si esce a pugno chiuso nei giardini del Palazzo del Cinema addobbato a festa (segnatamente in rosso). Ma non c’è un passo avanti nel cinema di Michael: i cattivi sono cattivi, le soluzioni sono semplici e sempre dalla parte dei buoni, il che ci fa sentire tutti compagni di lotta nel buio della sala, ma lascia poca traccia nel nostro immaginario visivo. Comunque, meglio che ci sia. Lunga vita a Moore!





3. Voglio restare in tema impegno, già che ci sono, e sottolineare Desert Flower di Sherry Norman tratto dal libro di Waris Dirie, la modella somala che ha avuto il coraggio di denunciare la barbarie dell’infibulazione creando scalpore ma anche contribuendo a rendere di dominio pubblico una pratica antica e discriminatoria. Nel film la modella è intepretata da Liya Kebede e ci sono anche Sally Hawkins e uno dei miei attori-feticcio Timothy Spall (ognuno ha le sue magnifiche, piccole, perversoni, no?). Non so se il film sia davvero bello, so che è importante, toccante. Da vedere.

Ps: Un altro giovane somalo sta per sconvolgere il Lido, è il protagonista dell’unico film italiano della Settimana della Critica, Good Morning Aman, prodotto e interpretato da Valerio Mastandrea. Un film piccolo, intenso, innovativo di Claudio Noce. Domani ve ne dirò di più

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Moore non mi ha mai deluso anche sicko era bello
nn vedo l'ora di vederlo..ma quando arriva in sala? si sa già?
Ke

PIETRO ha detto...

GRANDE PIERA...ALLORA IL TRAM TRAM FESTIVALIERO PERMETTE ANCHE DI LEGGERE I COMMENTI:-)...LA LEGGIBILITA' E' MIGLIORATA! PUR SENZA I GRANDI NOMI DI CANNES VENEZIA SEMBRA PIENA DI FILM INTERESSANTI...MEGLIO COSì...SU CIAK DI OTTOBRE UN APPELLO AI DISTRIBUTORI ITALIANI SUI FILM DA FARCI VEDERE ASSOLUTAMENTE!

Gabriele ha detto...

Carissima direttora! Sono tornato domenica dopo 4 giorni passati al Lido e 17 film visti (Life during warime il migliore a mio parere).
Vorrei esprimerLe la mi più grande amarezza nel non trovare al Lido il MITICO Ciak in Mostra! Ma come?!?!? era la bibbia, un must per noi cinefili incalliti, e quest'anno abbiamo SOLO quel freddo, inutile e mal organizzato variety daily....davvero senza parole. Non so da chi sia dipesa la scelta di cambiare il daily della mostra ma davvero è stata una cattiva scelta! Spero l'anno prossimo di ritrovare oltre al blog anche il CIAK IN MOSTRA! ...e lo sperano in molti, lo garantisco!

Grazie!

Gabriele

PIETRO ha detto...

PIERA .... DOVE 6 FINITA?