lunedì 22 giugno 2009

L'icona: NOOMI RAPACE


Probabilmente i puristi non l'ameranno, i patiti del libro faranno le pulci, ma il thriller Uomini che odiano le donne tratto dal primo volet della trilogia culto di Stieg Larsson è un film riuscito nonostante qualche pistolotto finale (chi resiste alla didattica della morale? Solo i geni, e il regista Niels Arden Oplev ancora non appartiene alla categoria). L'apertura riproduce il prologo del romanzo, l'arrivo annuale dei fiori secchi al patriarca della corrotta famiglia Vanger. Ma il vero sobbalzo, e balzo narrativo, è quando entra in scena di spalle Lisbeth ovvero Noomi Rapace, esile come un uccellino, tatuata e con i piercing, il cappuccio della felpa calato in testa. E' lì che si capisce che il casting è perfetto e che il film, trovata la sua eroina dark, può volare. Noomi c'è, è lei, con la bisessualità appena pronunciata, la rabbia contro il genere maschile, la vendetta antica mischiata alla tecnologia moderna, il genio hacker applicato al femminismo criminale. Michael Nyqvist nei panni del direttore di Millenium è bravo ed efficace, ma, com'è giusto, la Rapace (mai nome fu più azzeccato) divora la scena.
Cattiva e giustiziera, sexy ma inviolabile, smangiata da un passato che non le dà tregua, Lisbeth/Noomi trascina dalla sua parte tutte le donne del pianeta. Una detective all'oscuro, gemella razionale (al servizio della legge) dell'Uma Thurman di Kill Bill, versione punkabbestia di Pussy Galore in Goldfinger. Insomma, quel che si dice un'icona.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, io addirittura ho rivisto il film solo per ri-vedere lei, la Rapace, personaggio femminile magnifico..Unico dubbio: è più grande il personaggio del film secondo lei Direttora?
Agora71

Anonimo ha detto...

Grande Lisbeth, temevo che non riuscissero a portarla al cinema il suo personaggio e invece è perfetta la Rapace
uma

M.S. ha detto...

Ho apprezzato il film e ammirato molto la Rapace. A mio parere la vedremo congrande assiduità in futuro.

Roberto "Cleaned" Pulito ha detto...

Scelta azzeccata e interpretazione perfetta. La Noomi rimarrà incastrata nel personaggio? Io ancora oggi cerco gli occhi di "Mathilda", altro personaggio duro quanto fragile, in ogni film della Portman...

Unknown ha detto...

si è magnifica... di una bravura sconcertante... ho avuto i brividi per tutto il film...