lunedì 11 gennaio 2010
ADIEU ERIC ROHMER
La collezionista, Il ginocchio di Claire (foto a fianco), La marchesa Von..., La mia notte con Maud, Il raggio verde. Con Eric Rohmer sono cresciuta, con Rohmer ho imparato la geometria dei sentimenti e gli inganni dello sguardo. La purezza, ecco cos'era il suo cinema di parola e di equivoco, di magia quotidiana e di architettura astrale. Il senso del dettaglio, il feticismo del particolare, il silenzio degli effetti e l'intelligenza degli affetti. Un diamante purissimo che non scordava mai la trasparenza del cinema insegnataci da André Bazin. Ricordatelo rivedendo (o scoprendo) I sei racconti morali. C'è poco altro cinema da scoprire dopo aver visto La collezionista e La mia notte con Maud. Adieu Eric.
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10 commenti:
Non conosco molto di Rohmer, ricordo Raconto d'Autunno, ma cercherò subito di rimediare, grazie dei consigli
KATUA
Ma questi racconti morali si trovano in DVD? Io faccio fatica a trovare i film di Rohmer da comperare soprattutto in provincia.....
Ludovico, Asti
è questo che mi piace leggere su un blog di cinema, soprattutto su quello di una donna che ha così tanta cultura in questo campo! non pubblicizzi solo Ciak ma faccia più post di questo tipo!
Sara
QUELLI CHE HO CITATO E MOLTI ALTRI DI ROHMER SONO EDITI DA EMIK/DOLMEN (TRA CUI LA COLLEZIONISTA) E DA BIM. SPERO SIA FACILE TROVARLI IN QUALCHE BUONA VIDEOTECA. DOPO LE MERAVIGLIE VISIONARIE DI AVATAR, LE MERAVIGLIE INVISIBILI MA DEFLAGRANTI DI ROHMER NON POSSONO MANCARVI.
Ricordo Racconto d'autunno con piacere, quello si trova in DVD. Belle parole Direttore, quando se ne va un personaggio così il cinema sembra più povero..altro che avatar!!!!!!!!!!!!!!!!!
RR
Ricorderete Rohmer sul prossimo Ciak?
Erin
la hobby and work è partita proprio in questi giorni con un ciclo di film su Eric Rohmer. Un ottima possibilità per riscoprire in dvd tutti i suoi film
Eric Rohmer: pilier de la Nouvelle Vague. Grazie Rohmer
Gemma
Il bello dell'arte ( in ogni sua forma) è che ognuno di noi può contribuire in parte con sè stesso. Tante parti ugualmente importanti e così diverse. Che riposi in pace questo autore, maestro di mistero e pragmatismo. Di sicuro se n'è andato col sorriso, avendo avuto la forza e la fortuna di dedicare tutta la sua vita al prorpio grande amore.
Eric Rohmer è morto, ma il suo cinema non morirà mai, anzi, rimarrà per sempre giovane come le facce che contiene, dalla Claire di Laurence de Monaghan alla Maud di Françoise Fabian. In fondo è anche per questo che amiamo il cinema, no? Perché in qualche modo lo schermo rende immortali.
ANDREA MORANDI
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