Della sua generazione è stato senza dubbio l'attore più talentuoso: imprevedibile nelle scelte, sempre controcorrente e capace di stupire ogni volta che appariva sul grande schermo. A quasi due anni dalla scomparsa, avvenuta nel gennaio del 2008, Heath Ledger verrà omaggiato dal Festival di Roma con un incontro molto particolare che si terrà venerdì 16 ottobre alle 17 nella Salacinema Ikea: alla presenza del regista Matt Amato e della produttrice Sara Cline, verranno infatti proiettati i filmati da regista di Ledger, che assieme al collettivo di Los Angeles di cui faceva parte, The Masses, stava studiando per passare dall'altra parte della macchina da presa. Amato e la Cline presenteranno il materiale dell'amico e ricorderanno le molte esperienze vissute con lui. Domenica 18 ottobre il tributo a Ledger continuerà alle 22.30 nella Sala Santa Cecilia dove, alla presenza del regista Terry Gilliam, verrà presentato Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, l’ultimo film girato dall'attore australiano, scomparso durante le riprese. La parte di Ledger è stata terminata da tre amici molto particolari: Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law che hanno poi devoluto il loro compenso a Matilde, la piccola figlia di Ledger. Un modo unico per rendere omaggio a un attore unico.
7 commenti:
Grande Heath...me sa che vengo da parnassus io
Victor
Grazie per aver finalmente dedicato un post a questi due eventi. Per "The Imaginarium of Doctor Parnassus" ci sarà pure qualche membro del cast? Mi pare di aver letto della presenza di Lily Cole. E comunque avere Gilliam a Roma... Oddio, stento a crederci.
Per quanto riguarda invece l'Omaggio a Heath Ledger ci sarà in un futuro la possibilità di poter vedere raccolti in un dvd i suoi lavori e magari pure l'evento? Spero che questa proposta possa venir presa in considerazione.
Grazie.
non è un pò ipocrita tutta questa celebrazione per poi dare "2 misere stellette" al film?
Sara
Il valore di un interprete vale al di là di un film riuscito o meno. Ce ne sono di grandi attori che sono rimasti "intrappolati" anche in film non così degni di nota. Anche se secondo me da Gilliam ci possiamo aspettare un gran film, al di là delle stellette di Ciak... Poi ricordiamoci pure che l'opinione di un collaboratore non corrisponde sempre con quella totale di una rivista.
PER UN ERRORE TECNICO SU CIAK A PARNASSUS SONO STATE ATTRIBUITE DUE STELLE INVECE CHE TRE, SE INFATTI SI LEGGE LA RECENSIONE E' PIUTTOSTO BUONA, C'E' STATO UN INCONVENIENTE
Non so come sia riuscito a prodursi il miracolo ma potrò essere all'evento!!!!!!!!!!!!!!! E ieri ancora si trovavano i biglietti!!!!!!!!!! Sono contentissima!!!!!!!!!!!
Dire che della sua generazione è stato il più....Mi sembra un commento quantomeno ingiusto verso i suoi colleghi. Il fatto che la morte l'abbia raggiunto prima del tempo non deve indurci a tralasciare una riflessione cmq seria e intellettualmente onesta. Heat era sicuramente un grandissimo attore e nonostante i pochi film di spessore da lui interpretati, sapeva dare sempre quel qualcosa in più, quel risvolto interessante, quell'occhiata fugace, quel sorriso vagamente Deaniano...che catturava lo spettatore - perlomeno me-. Però ci sono almeno due punti che vorrei chiarire:
1) non ha subito la morte ma l'ha abbracciata a causa del suo stile di vita e di un irrequietezza che forse è stato il prezzo da pagare per intravvedere la perfezione recitativa
2) Heat se non ricordo male è venuto a mancare a 28 anni o cmq sulla trentina...intuile dire che coscritti (attori nati nella stesso anno) di livello non mancano. E' stato sicuramente un'interprete gentiluomo, talvolta sublime che è sempre riuscito però a mantenere quell'aura di mistero e fascino. Uomo di spettacolo e uomo di contrasti interiori...ma dire è stato il più...secondo me è quasi sempre sbagliato...è la pluralità di interpreti che ci regala la pluralità di emozioni.
Heat rimarrà cmq sempre più sereno su celluloide che al calare del sipario...
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